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Trèmiti, Ìsole.

Arcipelago del Mar Adriatico sud-occidentale, situato 22 km a Nord della costa settentrionale del Gargano; comprende le isole di San Domino (2,08 kmq), San Nicola (0,41 kmq) e Capraia (0,44 kmq), l'isolotto del Cretaccio e alcuni scogli (La Vecchia). Le I.T. formano il comune di Isole Tremiti (3,1 kmq; 364 ab.), nella provincia di Foggia, comprendente anche l'Isola di Pianosa e avente sede a San Nicola. Capoluogo amministrativo: San Nicola. • Geogr. - L'arcipelago, che si estende in direzione Nord-Est/Sud-Ovest, presenta coste ripide, rocciose e frastagliate, con grotte pittoresche (grotta delle Viole, grotta del Bue Marino) e fondali ricchi di fauna marina. • Econ. - Modesta è la produzione agricola, affiancata dall'allevamento di ovini, caprini e equini. Lungo tutta la costa si pratica la pesca (aragoste, triglie, dentici, orate, tartarughe, ecc.). Il turismo è molto sviluppato. L'Isola di San Domino, che è la più estesa dell'arcipelago, ospita un piccolo porto, ed è collegata da servizi regolari di navigazione con Termoli, Ortona, Manfredonia, Rodi Garganico, Peschici e Vieste. • St. - Nell'antichità l'odierna Isola di San Domino era chiamata Diomedea insula, dalla leggenda secondo cui vi sarebbe stato sepolto l'eroe Diomede; in seguito prese il nome di Trimerus e Tremetis. Fin dal IX sec. nell'Isola di San Nicola si installarono i Benedettini di Montecassino, che vi fondarono un'abbazia; nei secoli successivi l'ordine acquistò potere economico e politico, appoggiandosi dapprima ai Bizantini e ai Longobardi in funzione antinormanna, e poi ai Normanni stessi. Nei secc. XI-XIII nello scriptorium dell'abbazia furono prodotti importanti manoscritti in scrittura beneventana del tipo bavarese e cassinese. Nel 1237, in seguito alla decadenza morale ed economica del monastero, i cui monaci avevano finito per darsi al contrabbando e per stringere alleanze con i pirati, i Benedettini furono sostituti dai Cistercensi di Casanova, i quali a loro volta furono rimpiazzati, nel 1412, da canonici regolari di San Frediano di Lucca. Nel XIII sec. e nelle epoche successive l'isola fu munita di imponenti fortificazioni, e a partire dalla metà del XV sec. l'abbazia tornò a prosperare economicamente. Nel 1567 resistette all'attacco della flotta turca, quindi decadde. Nel 1792, per volontà di Ferdinando IV di Napoli, divenne la sede di una colonia penale, nella quale furono deportati gruppi di popolani napoletani (da cui l'origine dell'attuale dialetto); mantenne tale destinazione fino al 1943. • Arte - L'Isola di San Nicola, cinta da imponenti fortificazioni tardo-medioevali erette contro i Saraceni, conserva la chiesa dell'abbazia benedettina di Santa Maria a Mare, con facciata del XV sec., pavimento musivo del XII sec., coro cistercense del XIV sec., polittico intagliato di scuola veneziana del XV sec. e una croce dipinta della fine del XII sec.